Marcello Dell’Utri è indagato dalla procura di Palermo. L’inchiesta è quella sulla trattativa stato-mafia.
Ieri sera ho ascoltato la notizia con un sorriso. Diciamo che non mi sono sorpreso.
Il sorriso, però, aveva un’altra ragione, più lontana, pubblica e privata allo stesso tempo.
L’iscrizione di Dell’Utri nel registro degli indagati sembra sia vecchia di un anno.
Più o meno nello stesso momento consegnavo “Non voglio il silenzio“. Una coincidenza che, a voler essere ottimisti, fa appunto sorridere.
Ci sono pezzi di quella storia che continuano a saltare fuori, frammenti di racconti reali che non smettono di mescolarsi ai personaggi del libro.
E la domanda, quella con cui si chiude la storia, che resta appesa.
Se fosse tutto vero?, dice.
Se fosse una domanda retorica?