Quando Luca ritorna, è ancora immobile a guardare.
Pensa alla notte di stelle di una canzone, al grigio, al blu, ai fiori di fuoco.
Pensa al silenzio. Il suo, quello di suo marito.
Lo ricorderà a lungo.
Ancora non sa perché.

Francesca è un chirurgo, vive a Bologna.
Ha conosciuto Luca in reparto. Lui, un giovane piantone davanti alla stanza di un pregiudicato. Lei, di turno, di notte, incuriosita da quel siciliano biondo che le raccontava la storia dei Normanni. Hanno due figlie, due gemelle.
La incontriamo a Capodanno, in Sicilia. Per la prima volta è andata a scoprire i luoghi in cui è nato e cresciuto suo marito, la bellezza in cui si celano storie che non si devono raccontare, l’odore dolciastro alle spalle della meraviglia. È notte, c’è la spiaggia, c’è silenzio, c’è il mare e una stellata che non ha mai visto, sepolta dalle luci di Bologna.
C’è il tempo immobile a cui appartiene una felicità possibile, reale, viva, capitata per caso e sedimentata dalla vita, dagli anni.
Sono pazzi, dirà di Alfa.
Prima che tutto cambi e che il tempo come l’ha conosciuto, finisca per sempre.
Pensa a chi ha guardato morire gli altri per non rischiare la propria vita, pensa chi siamo, cosa siamo diventati, pensa siamo sempre stati così, anch’io che non sapevo più di amare mia figlia e alla fine pensa di nuovo ai suoi pazienti, stretti ai monitor in terapia intensiva, vivi per un caso, un passo nella direzione giusta, un’intuizione che non sapranno mai spiegare.
Ci salveremo solo insieme, pensa. Chiude gli occhi.
E proprio per questo non si salverà nessuno.

Qui le altre puntate del piccolo viaggio dentro Io sono Alfa.
1. La copertina
2. Il significato delle parole
3. Turing, verità, inganno
4. Someone saved my life tonight