Tutto, da un po’ di tempo, mi ritorna ai Pink Floyd.
Tutto, proprio tutto. Dal desiderio di risentire un album dall’inizio alla fine, a quello che accade, che mi accade.
La rabbia, i pensieri, il dolore, la malinconia, il pianto, il divertimento, la sorpresa, la malinconia.
Anche questo.
Notte dopo notte, mi gira nella mente, il suo sogno mi fa diventare matto.
Nell’angolo di qualche campo straniero, l’artigliere dorme, stanotte.
Quel che è fatto è fatto.
Pensate bene al sogno.
Pensateci bene.

The Gunner’s Dream, The Final Cut, 1983
(Roger Waters)
(fonte foto)