Cosa accade con l’Italicum?
Banale, la lista elettorale che arriva prima (ancora non è chiaro se sarà davvero un partito singolo o un listone) si prende il 55% dei seggi.
Le liste sono bloccate almeno al 60%, di fatto solo nei partiti piu grossi e in una piccola porzione, gli elettori sceglieranno l’eletto. E la ripartizione nazionale dei seggi non garantisce nemmeno che un candidato che prenda migliaia di voti in un singolo collegio venga eletto.
Una brutta legge? per quanto mi riguarda sì, ma non basta. Le leggi vivono nella loro epoca e così pure, a maggior ragione oggi, le leggi elettorali, le più facili da prevedere nell’esito, visto che sono un modello matematico.
Qui e ora l’unico partito che puó vincere le elezioni è il PD. Le liste sono bloccate, quindi il segretario sceglie i parlamentari che dovranno votare le leggi del governo e tiene sotto controllo il partito stesso, che domina grazie alle primarie.
Nel parlamento ha il premio di maggioranza ed elegge quindi gli organi di garanzia. Elegge di fatto anche il Quirinale, in seduta comune col Senato dove il PD domina di nuovo avendo il pieno nei consigli regionali.
In un contesto simile, cosi tirato e di cui non si puó non tenere conto, le elezioni fondamentali diventano le primarie, dove si elegge la prima tessera di tutto il domino, con tutti i limiti di regolarità che ormai sono noti, un corpo elettorale diverso dagli aventi diritto di voto e una partecipazione, per quanto a volte straordinaria, quaSi trascurabile nel totale. Per intenderci, la stagione di Renzi comincia con meno di 3 milioni di votanti, meno di un terzo dei voti del PD alle politiche, circa un quindicesimo del totale degli aventi diritto.
Quel quindicesimo decide, di fatto, tutto. Normale?
Continuo a pensare di no, ma in fondo, per quanto sembri assurdo, questa storia, tutta, ha a che fare con l’assenza di credibilità. Totale. Generale. Quasi incredibile, nelle proporzioni.
Non è credibile chi parla di legge maggioritaria, perche l’Italicum è, di fatto, un proporzionale con lo spareggio. Il sistema inglese e il francese hanno i collegi uninominali, candidato contro candidato, chi vince nel collegio passa, in un turno o due.
Qui il collegio conta poco o niente e lo spareggio assegna solo il premio di maggioranza.
Non è credibile Renzi che si appella alle regole di democrazia interna, ora che è segretario e presidente del governo e ha invece smosso mari e monti per cambiare statuti e convenzioni quando scalava il partito. Non è credibile perché abituato a smentire se stesso con disarmante facilità e non è credibile perché spaccia quello che accade per democrazia compiuta, quando sa alla perfezione che si tratta di ubbidienza e controllo.
Non è credibile la minoranza del PD, che urla al rischio per la democrazia, ma si comporta in maniera tale da non far correre nessun rischio al governo. Se un governo minaccia la democrazia lo fai cadere al più presto, senza rimorsi. Non decidi di non votare, voti contro, perché fra non partecipare al voto e votare no c’è la differenza del vorrei ma non posso e un uso strumentale delle parole identico nella sostanza a quello che utilizza Renzi e da cui ti salvi solo se, un secondo dopo la votazione, esci da quel gruppo di consorterie assortite in cui si è trasformato il primo partito d’Italia.
Non è credibile la destra, che questa legge ha votato e molto ispirato e che si sottrae con argomenti giusti nel merito, ma ipocriti.
Non è credibile il M5S, con una proposta di legge elettorale bislacca e il peccato originale non emendabile in questa legislatura di averci consegnato per miopia o interesse al secondo mandato di Napolitano e da lì alle larghe intese che hanno generato Renzi.
Non è credibile molta stampa nazionale, che avrebbe alzato barricate e scavato trincee se B avesse ideato questa stessa legge e seguito lo stesso iter e che invece assiste quasi senza colpo ferire a ogni decisione del padrone del PD.
Alla fine di questo ragionamento, peró, la domanda che mi nasce è sempre la stessa e ha a che fare, questa sì, con la democrazia.
Le province non sono state abolite, solo non si vota più per la loro composizione. Così il Senato.
La nuova legge elettorale, come la precedente incostituzionale, non fa di fatto scegliere i rappresentanti.
Perchè avete così paura di farci votare?
E non vi rendete conto che, in realtà, l’unica possibilità che rimane è fra non votare e mangiare senza un fiato la minestra che proponete?