Non disturbate il manovratore, si diceva una volta.
Un precetto da rispettare alla lettera, visto che ogni volta che il governo mette insieme una manovra, riesce benissimo a disturbarsi da solo.
Stuprare la logica con questa facilità è davvero un caso da seduta psichiatrica. Se ogni azione ha delle conseguenze e – non un dettaglio – un ragionamento a monte, vale la pena fermarsi sulla nuova manovra, uscita dalle sette ore di riunione di ieri.
Niente ricongiungimento. Gli anni del militare, l’università e la specializzazione non contano una beata cippa. Mistero sulla fine dei contributi.
La conseguenza è che un laureato andrà in pensione almeno cinque anni dopo un omologo. A parità di anni di lavoro.
Nel caso di un medico, la differenza può crescere fino a dodici.
Non un brustolino.
Il ragionamento alle spalle è evidente. Studiare è una sfiga.
Mentre scrivo, la7 spiega che Calderoli e Sacconi si vedranno domani mattina per parlare dell’impatto economico e sociale dell’articolo.
Non so se – dopo l’incontro Bossi-Berlusconi – quello Calderoli-Sacconi mi tranquillizza o inquieta.
Niente contributo di solidarietà sopra i 90mila euro. Stupendo.
Peccato che valga solo per i lavoratori privati, perché i pubblici e i pensionati il prelievo ce l’hanno già e se lo tengono.
C’è un emendamento della Lega che vorrebbe conservare il contributo per gli sportivi professionisti.
In sostanza se guadagni centomila euro e sei un lavoratore del privato, non paghi.
Se sei uno sportivo, un pensionato, un dipendente pubblico, paghi.
Anche qui il ragionamento è evidente. Gli sportivi, i dipendenti pubblici, i pensionati, sono tutte categorie di gente che non fa un beato nulla.
Quindi, giù unto.
Altro giro e altro regalo. Vengono tolte tutte le agevolazioni fiscali alle cooperative.
Ora, tanto per pignoleria, vale la pena segnalare che nel mezzo ci sono le coop che forniscono servizi sociali, quelli per cui non si può, ad esempio, far pagare l’Ici alla chiesa cattolica. Tolte le agevolazioni e aumentati i costi da sostenere, dove pensate che finiranno spalmate le minore entrate?
Sulla crescita del costo del servizio o sullo stipendio dei lavoratori.
Che questo governo illuminato ce l’abbia con le Coop, a questo punto, non ha bisogno di prove.
In conclusione, fra l’altro, sembrano mancare quattro miliardi.
Cambieranno di nuovo la manovra, sarà la quarta. Arriverà l’aumento dell’IVA.
Spero che un infermiere, prima che ricomincino a contare, prepari una stanza imbottita.
In alternativa potrebbero bastare un’iniezione di buon senso e un pallottoliere.