IMG_2216.JPG Premessa necessaria.
Sono un uomo di sinistra. Ho votato Sergio Cofferati sindaco dopo Guazzaloca. NON lo avrei rivotato per il secondo mandato.
Se fossi stato ligure non avrei votato alle primarie come non ho votato alle primarie del PD in Emilia Romagna. Ed era la prima volta. Faccio parte del 2% di schede nulle alle regionali. Anche quella una prima volta.
Detto questo, dimentichiamo Cofferati (il dito) e parliamo delle primarie e del PD (la luna).
Qualche anno fa (indovinate per chi?) si è deciso che le primarie dovevano essere aperte, di più, spalancate. Che votasse chiunque, in un Paese dove nessuno prende sul serio che devi firmare una carta d’intenti per esprimere il voto.
Chiunque significa gente che non apparterrà poi al corpo elettorale. Sedicenni e stranieri ancora senza diritto di voto.
Decisione demenziale, lo dissi allora.
In Liguria hanno votato molti stranieri (cinesi a frotte, con tutta l’ironia del caso), molti hanno apertamente dichiarato di essere stati pagati per votare. Ci sono stati seggi in cui si è smesso di votare perché chiunque entrava in cabina fotografava.
Le cronache le abbiamo lette tutti.
Qualcosa di strano era già successo in altre primarie precedenti, altrove.
Poi c’è la questione politica.
Quando uno dei candidati alle primarie pensa che alle elezioni si debba andare con NCD e uno con SEL, significa che il partito non esiste, perché la linea politica di un gruppo di persone che stanno in un partito deve essere almeno simile
E non è possibile che alle primarie di un partito votino esplicitamente gli eletti di un altro. E che quegli eletti lo annuncino e facciano campagna elettorale e portino gente a votare, magari proprio quegli stranieri di cui sopra, ma non solo.
E non è possibile che di fronte a tutto questo schifo (lasciatemelo dire) non solo nessuno dei vertici si senta in dovere di dire qualcosa, ma nemmeno uno dei candidati.
Sei in buona fede? Quando NCD annuncia cosa farà, fai dichiarazione pubblica e rigetti l’offerta.
E quando accade il casino che è accaduto, alzi la mano e dici “così non funziona, si annulla tutto”.
Sono le primarie del PD, non il gioco del tappo. E se fosse successo a Palermo, perdonate la franchezza, sarebbero state annullate mentre erano ancora in corso.
Ricordate a Napoli?
Quindi non parliamo di Sergio Cofferati, del suo addio, parliamo di quello che è successo.
Perché, guarda caso, la gente non va più a votare. Nemmeno chi ci è sempre andato.
A quanto pare, dopo aver sottovalutato quanto è accaduto in Emilia, si continua a perseverare.
Sempre che lo scopo del gioco, in perfetta sintonia con la legge elettorale nazionale e la riforma delle province e del senato, non sia di annullarle, le primarie.
Che non si sa mai che la gente decida di testa sua.