Era il nostro lavoro.
Eravamo lì per quello.
Non importava se tra i cadaveri c’era vomito, sangue, escrementi.
Non importava se li avevamo visti vivi pochi istanti prima.
Non importava se tra loro avevamo parenti o amici.
Non importava niente a nessuno.
Dopo tre ore dal loro arrivo al campo di tutta quella gente non doveva restare che cenere.