Mi fa piacere, il giorno dopo aver scritto di sinistra, alleanza e candidati improbabili, leggere il decalogo di Pippo Civati sul candidato premier.
Dico subito che sono d’accordo con tutto quello che ha scritto.
E’ il punto di partenza che non mi convince fino in fondo.
Non serve un candidato premier che dica quelle cose. Serve un partito.
La lotteria sul nome del premier è un dettaglio. Meglio, una conseguenza.
Se il programma è quello, se il partito ha quel programma, un candidato si trova.
Lo scrivevo ieri: è cosa pensa il PD del mondo, che idea di futuro ha, di economia, stato sociale, istruzione, cultura.
Che ideali (parola fuori moda) e che interessi (parola anche troppo di moda) rappresenta.
Mi fa piacere che Civati pensi quello che ha scritto, davvero. Mi piacerebbe ancora di più che lo pensasse il PD.
E non sono per niente sicuro che il contenuto del suo post sia maggioranza nel partito.
O possa diventarlo a breve.