Il PD non vota sull’abolizione delle province.
Il PD ha dei dubbi sul referendum che abrogherebbe la porcata elettorale di Calderoli.
Ne parla Bracconi, ne parla Arturo Parisi intervistato su Libertà e Giustizia.
Nel frattempo esce la manovra correttiva. C’è una stretta sulle pensioni. Sacconi, nei giorni precedenti l’aveva smentita. Oggi spiega che sono pronti a modifiche.
Prima, Berlusconi annuncia il ritiro della norma che avrebbe agevolato Fininvest nel risarcimento a De Benedetti. La stessa norma che nessuno dei ministri conosceva o aveva scritto.
Mi piacerebbe vederlo, un consiglio dei ministri. Dev’essere una variante del nascondino.
Sulla storia del lodo Mondadori conviene tenere a mente un riassunto. Di fatto la sintesi di quanto è accaduto è piuttosto precisa. Anni fa B scippa un’aziendina da nulla a D. Per farlo si corrompe un giudice. D passa alla richiesta di risarcimento. Un altro giudice stabilisce la cifra, 750 milioni di euro. D ne aveva chiesti 1.000. L’appello scenderà ancora da quella cifra. B, nel frattempo, ha il timone fra le dita e decide che vale la pena legiferare per pagare il più tardi possibile  il risarcimento. Spiegazione dell’accaduto: è una norma equa.
Scrive Barbara Spinelli su Repubblica che manca la coscienza.
Mi verrebbe da dire, in più, che se il partito delle libertà è stato negli anni il meno liberalizzatore della storia, non voglio scoprire quale sarà il percorso di quello degli onesti.
C’è una delibera dell’Agcom che – come spiega Carmine Saviano –  prevede “nel caso in cui dovesse essere riscontrata una violazione del copyright, il gestore del sito sotto osservazione avrebbe 48 ore di tempo per rimuovere il contenuto. Siti pubblici, portali, blog, pagine private. Nessuna distinzione”. E su questa, chi frequenta il web e il diritto d’autore, come il sottoscritto, ha parecchio da pensare. Si è svolta ieri un’iniziativa, organizzata da sitononraggiungibile, in cui Dario FO ha parlato dell’Italia come di una “nazione orrenda”. Difficile dargli torto.
D’altra parte se il web permette di far passare quello che vuoi imboscare, la strada è comprensibile.
A Napoli, intanto, con i rifiuti sono messi come racconta Cristina Zagaria.
W l’Italia?